Startup investimenti in calo rispetto al 2022
Come ogni dicembre, arriva il momento per il mercato delle Startup italiane di tirare le somme, valutare l’ambiente economico per comprendere la posizione delle startup nel ecosistema italiano, e interpretare i segnali trasmessi dal mercato.
Tuttavia, la fine del 2023 marca un chiaro risultato negativo per le startup nazionali. Si tratta di tempi duri in Italia nel settore del cosiddetto «venture capital» («capitale di ventura»), quella particolare forma di finanziamento (pubblico o privato) che viene fornito da investitori esterni alle startup e alle imprese in fase di espansione. Il 2023 infatti, ha registrato una diminuzione significativa degli investimenti nel settore del venture capital per le aziende e le startup italiane, con un calo del 49,6% rispetto all’anno precedente. In totale, sono stati investiti 1.048 milioni di euro, in netta contrazione rispetto ai 2.080 milioni di euro del 2022.
Investire nelle startup: cos’è il capitale di ventura
Prima di esaminare i dati che rivelano un calo negli investimenti nelle startup italiane, è importante che tu abbia un’idea chiara del concetto di “capitale di ventura” e del suo funzionamento. Come accennato in precedenza, si tratta di una forma d’investimento innovativa ad alto rischio, ma con potenziali ritorni economici eccezionali. Questo tipo di finanziamento rappresenta un’alternativa vitale all’interno di un ecosistema di idee emergenti, cui si rivolgono principalmente le start-up e le aziende con elevata probabilità di fallimento. I fondi di “venture capital” agiscono come investitori e, quando vengono costituiti, devono a loro volta raccogliere capitali, spesso rivolgendosi ai cosiddetti fondi istituzionali, quali fondazioni, banche, enti previdenziali, enti pubblici territoriali, assicurazioni e privati. Il significativo declino degli investimenti registrato lo scorso anno, soltanto il 51,4% degli investimenti dell’anno precedente, secondo gli esperti, rappresenta un serio rallentamento nel finanziamento delle nuove imprese e dei progetti innovativi in Italia, mettendo a rischio la crescita e lo sviluppo di un settore fondamentale per l’economia moderna.
Startup investimenti in calo in tutta Italia
Il 2023 è stato un anno complesso, che ha seguito un biennio in forte crescita, e che necessariamente ha risentito del clima internazionale.
Oltre alla grande costrizione in termini di capitale investito a favore delle startup italiane, il 2023 è stato allo stesso modo protagonista di una netta riduzione nel numero complessivo di operazioni, concluse durante l’anno. Stiamo parlando di un totale di 166 operazioni, 18% in meno rispetto all’anno record 2022.
La classifica delle regioni vede la Lombardia al primo posto per numero di operazioni (39%) e per capitali raccolti (651 milioni), seguita dal Piemonte, dalla Toscana e dall’Emilia Romagna. Stabile rispetto allo scorso anno la Campania che vede cinque sue startup ricevere investimenti come in Veneto e in Friuli Venezia Giulia. Quattro deal hanno come protagoniste startup trentine, seguite dalla Sicilia e dalla Liguria. Una sola operazione per l’Umbria, il Molise e la Sardegna. A livello di industrie, la graduatoria vede al primo posto investimenti nel settore del medtech, a seguire in ordine il settore del biotech, food & beverage, sviluppo di software e aerospaziale.
Startup investimenti Numeri in calo, ma risultati promettenti
Tuttavia, alla luce del calo generalizzato della raccolta di risorse a livello globale, l’ecosistema nel nostro Paese è abbastanza solido, oltre la soglia del miliardo di euro di investimenti annui. L’ecosistema italiano dell’innovazione continua quindi ad essere vivace, progetti e idee promettenti non mancano, ma quest’anno non si sono ripetute le straordinarie performance economiche del 2022, l’anno dei record con oltre 2 miliardi di euro di investimenti.
I dati italiani risultano in linea con le evidenze internazionali, pesantemente influenzate dall’instabilità geopolitica, dall’andamento economico e finanziario caratterizzato sia dagli aumenti dei tassi di interesse che da un’attenuazione della spesa con l’incremento dell’inflazione. Se si guarda all’Europa, ad esempio, il valore del mercato del Venture Capital Europeo è diminuito del 49% nei primi nove mesi del 2023.
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