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BUSINESS PLAN

Il Business plan è uno strumento che serve per per tradurre le idee imprenditoriali in progetti esecutivi. Il suo obiettivo primario è di valutare tutti gli aspetti del progetto, individuare eventuali criticità e risolverle.

COSA NON E’ UN BUSINESS PLAN

Fin qui, la teoria. Ma alla fine dei conti cosa è un business plan? Cominciamo prima dal dire cosa non è:

  • Non è una serie di slide in Power Point o programmi analoghi. Quello si chiama elevator pitch ed ha altri scopi, anche se complementari. Troppo spesso vediamo una serie di slide (anche 50 – 60, sic) che nessuno ha voglia e tempo di leggere. Oppure, caso contrario, 6 – 7 slide che non dicono nulla. Quindi, chiariamo il primo equivoco: un business plan non si fa su Power Point; si scrive su Word. O su programmi simili.
  • Non è un file Excel. Su Excel si scrivono i Financial Statement e si importano poi nel testo in word. Oppure si lasciano su file Excel come allegati. Ma attenzione: i soli Financial Statement non sono un business plan.
  • Non è uno studio di fattibilità. Lo studio di fattibilità è un documento scritto per le startup in fase pre-seed e serve a verificare la redditività e la fattibilità (appunto) di un progetto. Se sei interessato a questo documento, ti consigliamo di leggere la nostra pagina dedicata.

A COSA SERVE UN BUSINESS PLAN?

 

Chiariti questo equivoci, vediamo a cosa serve un business plan:

  • A validare un’idea, che può essere l’apertura di un’attività, il lancio di un prodotto, l’accesso a un nuovo mercato, ecc.
  • Ad ottenere un prestito bancario.
  • A cercare nuovi soci, in caso di aumenti di capitale.
  • A cercare investitori per i vari round di una startup, dalla fase pre-seed / seed fino alle successive. Vedi la nostra pagina dedicata
  • A partecipare a bandi di finanza agevolata. Attenzione però, perché in questo caso, ogni bando richiede un business plan specifico.

COSA DEVE CONTENERE UN BUSINESS PLAN?

Il contenuto di un business plan è cruciale per la sua efficacia. Tenendo presente quanto scritto sopra, possiamo dire che tutti i tipi di business  presentano sezioni comuni, ma variano a seconda del loro scopo specifico. Le sezioni standard includono solitamente l’introduzione, la descrizione dell’azienda, l’analisi del mercato, la struttura organizzativa, il piano operativo, le strategie di marketing e il piano finanziario.

Tuttavia, le sezioni comuni possono differire notevolmente nel loro grado di approfondimento a seconda delle esigenze specifiche dell’azienda e dell’obiettivo del business plan. Ad esempio, un business plan per la presentazione a potenziali investitori potrebbe mettere maggiormente in risalto i progetti finanziari e il potenziale di crescita, mentre un piano operativo interno potrebbe concentrarsi maggiormente sui dettagli delle operazioni quotidiane e della gestione delle risorse.

Inoltre, ogni azienda è unica, e pertanto, il business plan deve essere personalizzato per riflettere le specifiche caratteristiche, obiettivi e prospettive di crescita di quella particolare attività. L’inclusione di sezioni specifiche e dettagliate, come ad esempio gli studi di fattibilità e le analisi SWOT, può arricchire il business plan, fornendo una base solida per prendere decisioni informate e guidare il successo dell’azienda nel suo contesto specifico.

LO SCOPO DI SCRIVERE UN BUSINESS PLAN

Caratteristica comune di ogni business plan è quella di far conoscere a terzi (il CdA, la Banca, gli Investitori e, perché no, anche all’imprenditore stesso) tutte le caratteristiche del progetto imprenditoriale, in modo da permettere loro di poterlo valutare correttamente.

Nel 90% dei casi un business plan lo si scrive per poi chiedere soldi a terzi (investimenti, finanziamenti, ecc..), quindi deve essere:

  1. Chiaro
  2. Comprensivo
  3. Corretto
  4. Scritto solo ed esclusivamente da professionisti

SEZIONI COMUNI A TUTTI I BUSINESS PLAN

Tutti business plan dovrebbero contenere queste sezioni:

  • L’azienda
    • Dati societari
    • Proprietà
    • Location
    • Storia
  • Prodotto o servizio
    • Descrizione e funzionalità
    • Barriere all’ingresso (brevetti e marchi registrati)
    • Fasi di sviluppo
  • Il mercato e il contesto competitivo
    • Crescita prevista
    • Opportunità e rischi
    • Go – to – market
  • Le vendite
    • Ammontare
    • Ricerche di mercato a supporto
  • Piano di marketing
    • 4Ps (product, price, place, promotions)
    • Target market e target customer
    • Competitor
    • Vantaggio competitivo
  • TAM, SAM, SOM
    • Calcolo del fatturato previsto a 3- 5 anni
  • Area strategica
    • Analisi SWOT
    • Break-even point
    • Analisi delle forze esterne di M. Porter
  • Risk management area
  • Analisi degli investimenti necessari
    • Asset materiali ed immateriali
    • Risorse umane
    • Costi operativi
  • Financial Statement
    • Conto economico
    • Stato Patrimoniale
    • Flussi di cassa
    • Analisi per indici

Naturalmente, come già detto,  il grado di approfondimento dipenderà dal tipo di progetto

SEZIONI SPECIFICHE PER TIPOLOGIA DI BUSINESS PLAN

Si possono distinguere due tipologie principali:

  1. Business plan per autovalutazione, per finanziamenti bancari e per finanza agevolata
  2. Business plan per ricerca investitori (aumenti di capitale, business angels, venture, ecc.)

BUSINESS PLAN PER FINANZIAMENTI BANCARI E AUTOVALUTAZIONE

 

Sono la tipologia di business plan più semplice. Le sezioni sono quelle riportate sopra e i Financial Statement hanno un orizzonte temporale di tre anni. Nel caso di business plan per finanziamenti bancari, particolare attenzione verrà data ai flussi di cassa. La banca, infatti, vuole avere ragionevole certezza dei rimborsi di quote capitale e interesse. Oltre alle garanzie che andrà a chiedere, naturalmente 😉

BUSINESS PLAN PER RICERCA INVESTITORI

Sono la tipologia più complessa. In questo caso si va a chiedere denaro sotto forma di capitale di rischio, senza garanzia; quindi, è obbligatorio scrivere un business plan professionale e completo. Rispetto alle sezioni comuni di cui sopra (che devono essere molto approfondite), i Financial Statement hanno un orizzonte di cinque anni e devono comprendere queste sezioni specifiche:

  1. Valutazione aziendale, vedi la nostra pagina dedicata, che comprende
    1. Pre-money
    2. Post-money
    3. Quote da cedere
  2. Uso dei fondi
  3. Stima del valore a exit
    1. Timing
    2. Rendimento previsto
  4. Eventuali altri round di finanziamento previsti
  5. Clausole a tutela dei soci di minoranza
    1. Patti anti-diluizione
    2. Tag Along
  6. Clausole a tutela dei soci di maggioranza
    1. Drag long

Ti consigliamo anche di visitare la nostra pagina specifica sulla ricerca investitori 

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IN SINTESI

In sintesi, il business plan è un documento molto complesso che, per essere presentato a terzi,  può essere scritto solo da professionisti qualificati, quali studi di consulenza aziendale come il nostro o da Dottori Commercialisti che non seguano solo la disciplina tributaria.

Mentre come documento di auto – valutazione può essere scritto anche dall’imprenditore. E ci auguriamo che la lettura di questa pagina ti sia stata utile

COME LAVORIAMO

Il nostro studio è a Torino ma lavoriamo da remoto in tutto il mondo. Per dialogare con noi è sufficiente una linea dati internet sulla quale tenere le videocall che serviranno per lo scambio di informazioni necessarie alla preparazione del business plan.

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