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Il margine di tesoreria e l’acid test

Premessa: differenza fra margini ed indici

In contabilità un margine è una differenza fra due valori, il cui risultato può essere positivo o negativo. L’indice (ratio) invece è il rapporto fra gli stessi valori. Ovviamente un margine negativo restituirà un indice inferiore ad uno, mentre un margine positivo restituirà un indice superiore ad uno.

Il Margine di tesoreria

Il margine di tesoreria è costituito dalla differenza fra le attività correnti, ad eccezione delle rimanenze di magazzino, e le passività correnti.

Mt = Li + Ld – P

Mt= Margine di tesoreria

Li = Liquidità immediata (cassa, depositi bancari e postali)

Ld = Liquidità differita (investimenti a breve, crediti verso clienti)

P = Passività correnti

Lo scopo

L’obiettivo del calcolo del margine di tesoreria è la verifica della solvibilità finanziaria dell’impresa. Si sommano infatti tutte le attività correnti che possono essere convertite in denaro a breve termine (cassa, banche, investimenti monetari, crediti verso clienti) ed a questo valore si sottraggono tutti gli impegni a breve (passività correnti).

Se il risultato è positivo, è logico aspettarsi che l’azienda sia solvibile (fatte tutte le debite considerazioni sull’esigibilità dei crediti). Al contrario, se il margine di tesoreria è negativo l’azienda si trova in una situazione di precarietà finanziaria, con possibili tensioni nel breve periodo.

Si noti che nelle attività a breve sono state volutamente escluse le eccedenze di magazzino. Questo per gli ovvi dubbi di riuscire a monetizzarle nel breve tempo per il pagamento delle passività correnti.

L’acid test

L’Acid test esprime lo stesso valore del margine di tesoreria ma in termini di indice (rapporto). Un acid test superiore ad 1 indica una situazione di relativa tranquillità finanziaria, mentre inferiore ad 1 indica precarietà.

Meglio il margine o l’indice?

Dipende da quali sono gli obiettivi. Il margine di tesoreria indica un importo e risponde alla domanda “A quanto ammonterà la liquidità dopo aver pagato tutte le passività correnti?” E’ più usato nella contabilità interna (managerial accounting) per avere una precisa dimensione della cassa disponibile.

L’acid test è un indice, esprime un rapporto. E’ usato nella contabilità esterna (financial accounting), nelle valutazioni e nei raffronti fra diverse aziende dello stesso settore.

Il ruolo dei crediti a breve

Alcuni colleghi, nel calcolare il margine di tesoreria, escludono anche i crediti a breve termine e chiamano questo margine, facendo un po di confusione con l’acid test, margine secco di tesoreria. E’ un valore ancor più conservativo del precedente perché esclude dal computo anche i crediti a breve, basandosi sull’assunto che potrebbero non essere ancora stati riscossi al momento in cui si devono pagare le passività.

Il corrispettivo negli indici del margine secco di tesoreria, non è l’acid test come taluni erroneamente pensano, bensì il cash ratio (cash + cash equivalent / current liabilities).

E’ mia opinione che quest’ultimo margine sia troppo conservativo e che non rispecchi la solidità finanziaria di un’azienda. In linea di principio se si fa un buon lavoro nell’individuare la percentuale di crediti deteriorabili, (bad debt provisions) non c’è motivo di preoccuparsi eccessivamente per un margine secco di tesoreria negativo.

Giovanni Fasano, MBA

 

Il margine di tesoreria e l’acid test sono due KPI della sezione “Valutazioni finanziarie” usati in tutti i nostri business plan